Il distillato italiano punta sulla qualità e guarda oltre il Covid-19. Il Premio Alambicco d’Oro assegna 72 medaglie a grappe, acquaviti e brandy italiano
Il distillato italiano conferma la sua alta qualità, con grande attenzione al connubio fra tradizione e innovazione, e crescono le aziende vitivinicole che producono “grappe di fattoria” ottenute con le loro vinacce da distillerie esterne. E’ quanto dicono le 72 medaglie assegnate dal 37esimo Premio Alambicco d’Oro promosso dall’associazione Anag, Assaggiatori grappa e acquaviti, con 12 riconoscimenti Best Gold, 30 Gold e 30 Silver andati a grappe, acquaviti e brandy italiano in arrivo da tutta Italia e inviate da numerose distillerie e da un numero crescente di aziende vitivinicole rispetto alle precedenti edizioni. Un dato, quello sull’alta partecipazione, che assume un valore aggiunto alla luce dell’emergenza sanitaria che ha segnato il settore distillatorio. I risultati completi sono disponibili sul sito anag.it, nella sezione Concorsi.
Il Premio Alambicco d’Oro ha visto anche l’assegnazione dei due premi speciali che da alcuni anni arricchiscono il concorso spiritoso. Quello riservato alla distilleria con il miglior punteggio complessivo sommando le medaglie ricevute da prodotti propri è andato a Roner Spa Distillerie, con due medaglie Best Gold, una Gold e una Silver, mentre Grappa “Rifò 1999”, della Distilleria Beccaris, si è aggiudicata il premio “Il vestito della grappa”, riservato alla bottiglia giudicata più bella per etichetta e forma da una giuria composta da giornalisti, architetti e operatori esterni al mondo della distillazione.
La selezione dei prodotti in gara si è svolta nelle scorse settimane a Bellaria Igea Marina, in provincia di Rimini, in presenza e nel rispetto delle misure di sicurezza anti Covid-19 per consentire il regolare svolgimento dell’edizione 2020 del Premio Alambicco d’Oro. L’appuntamento ha impegnato numerosi assaggiatori Anag, in arrivo da tutte le regioni dove l’associazione è presente.
Il trionfo delle grappe invecchiate. Il 37esimo Premio Alambicco d’Oro, articolato in nove categorie di prodotto, registra ben 34 medaglie assegnate alle grappe invecchiate (6 Best Gold, 14 Gold e 14 silver), seguite da 14 per la grappa giovane (4 Gold e 10 Silver), 8 per la grappa invecchiata aromatica (2 Best Gold, 3 Gold e 3 Silver), 6 per la grappa giovane aromatica (2 Best Gold, 2 Gold e 2 Silver), 5 per il Brandy italiano (2 Best Gold e 3 Gold), 3 per la grappa aromatizzata (2 Gold e 1 Silver) e 2 per l’acquavite d’uva giovane aromatica (2 Gold).
Qualità a tutto spirito da nord a sud. La produzione del distillato di qualità si conferma patrimonio ed eccellenza 100 per cento italiana. Il medagliere del 37esimo Premio Alambicco d’Oro diviso per regioni vede al primo posto il Trentino Alto Adige, con 20 medaglie conquistate (4 Best Gold, 12 Gold e 4 Silver), seguito dal Piemonte con 17 riconoscimenti (4 Best Gold, 8 Gold e 5 Silver). Al terzo posto si piazza la Sicilia, con 9 medaglie (2 Gold e 7 Silver), seguita a stretto giro dal Friuli Venezia Giulia con 8 medaglie (4 Gold e 4 Silver) e dalla Toscana, con 6 riconoscimenti (1 Gold e 5 Silver). Seguono, poi, il Veneto con 4 medaglie (3 Best Gold e 1 Silver), il Lazio (2 Gold), la Calabria (1 Best Gold e 1 Silver), l’Umbria (2 Silver), la Liguria (1 Gold) e la Lombardia (1 Silver).
Crescono le aziende vitivinicole “spiritose”. Il 37esimo Premio Alambicco d’Oro registra anche un’elevata presenza delle aziende vitivinicole che producono “grappe di fattoria” ottenute con le loro vinacce da distillerie esterne, con prodotti di alta qualità in arrivo soprattutto da Sicilia, Toscana e Umbria, regioni dove le distillerie sono presenti in quantità minore rispetto ad altre realtà italiane segnate da maggiori tradizioni distillatorie.
Grande attenzione al distillato italiano. “Il Premio Alambicco d’Oro – afferma Paola Soldi, presidente nazionale di Anag – si conferma una manifestazione e una vetrina importante per la produzione di grappe, acquaviti e brandy italiano. Quest’anno i nostri assaggiatori sono stati impegnati nella selezione di un numero maggiore di prodotti di alta qualità, in arrivo anche da nuovi partecipanti, e molti di loro hanno conquistato delle medaglie. La loro selezione da parte dei nostri assaggiatori è stata impegnativa per l’elevata qualità dei distillati in gara, confermata dalle numerose medaglie, ma si è svolta con grande rispetto e attenzione verso il distillato di eccellenza”.
Trend e ringraziamenti. “Il trend di crescita della presenza di grappe invecchiate si è confermato anche in questa edizione del Premio Alambicco d’Oro – aggiunge Soldi – dove sono diminuite le grappe giovani e quasi raddoppiate quelle invecchiate, di cui moltissime con lunghi invecchiamenti e tante con soggiorni in barrique. Ringrazio tutti i produttori che, nonostante le difficoltà di questo periodo, hanno partecipato in gran numero al Premio Alambicco d’Oro e tutti gli assaggiatori Anag che, con professionalità e competenza, sono stati presenti alla selezione nelle scorse settimane, rinviata di qualche mese a causa del Covid-19 ma senza rinunciare all’edizione 2020 del Premio Alambicco d’Oro. L’impegno di Anag per la promozione della ‘cultura del buon bere consapevole’ continuerà presto, nel rispetto delle misure di sicurezza anti Covid-19”.
Informazioni. Il 37esimo Premio Alambicco d’Oro ha contato sul patrocinio di Camera di Commercio di Asti, Assodistil, Associazione Donne della Grappa e Istituto Nazionale Grappa.