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Nel 1978 un gruppo di distillatori e appassionati della grappa del nord Italia sentì la necessità di creare un’associazione  che si prefiggesse il compito di salvaguardare e promuovere un prodotto tipicamente italiano relegato spesso dall’immaginario collettivo a una tradizione ormai vecchia e sorpassata. Da questa idea nacque l’ANAG.

In Toscana l’ANAG compare negli anni ’90 in provincia di Siena su iniziativa di un gruppo di appassionati. Vennero fatti corsi di degustazione e furono  anche preparati dei relatori nelle province di Siena e di Firenze.  Si era formato un gruppo coeso e numeroso, ma poi tutto andò a finire e l’ANAG scomparve dalla Toscana nel giro di qualche anno.

L’ANAG ricompare in Toscana nel 2003 con il primo corso per assaggiatori organizzato a Livorno da Sergio Tofani, che diplomò come assaggiatori ben 30 persone. Erano i primi e ricominciare questa avventura in una regione dove spesso l’immagine della grappa è relegata ai circoli frequentati da persone anziane o alle distillazioni casalinghe di parenti e amici. Anag Toscana, invece, ha sempre cercato di far conoscere a promuovere la cultura del bere bene e della distillazione della nostra regione affiancando i vari distillatori regionali in manifestazioni e degustazioni, senza però tralasciare l’avvicinamento anche ai prodotti e alla filosofia del distillato delle altre regioni.

Nel 2004, su iniziativa della CCIAA fu effettuato il primo corso a Firenze, dove la referente era Paola Soldi,  tra i primi diplomati dell’anno precedente a Livorno. Da quel momento è sempre stata attiva e stimolante per il  gruppo toscano e la sua presenza femminile di degustatrice, in un mondo prevalentemente maschile, ha avvicinato moltissime donne. E’ sempre stato un vanto di ANAG Toscana avere tante brave degustatrici e avere anche una forte presenza giovanile. Presenze che danno un’impronta briosa e rendono più facile avvicinare alla degustazione persone altrimenti prevenute poiché si sa, non è facile avvicinarsi a un bicchiere con un tasso alcolico così elevato. Intimorisce e rende prevenuti, ma se chi te lo porge e te lo spiega è una donna con un sorriso o un giovane dallo sguardo luminoso è tutta un’altra cosa.