La Douja celebra la grappa con Anag e il Consorzio di tutela grappa del Piemonte e grappa di Barolo
Sabato 15 e domenica 16 settembre la Douja d’Or dei successi ha chiuso con una due giorni di appuntamenti in Camera di Commercio di Asti per celebrare la grappa e i suoi massimi rappresentanti.
Ad aprire i festeggiamenti ufficiali, sabato pomeriggio, il vice presidente Pierluigi Bosso, che ha portato i saluti del presidente Mario Sacco e di tutto il CdA della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti: “La Fondazione si occupa di cultura e la grappa ne è un pezzo importante”. Il Questore, Alessandra Faranda Cordella, autorità provinciale di pubblica sicurezza, ha dichiarato: “Un impegno importante quello di organizzare la Douja e tutto il settembre astigiano. L’edizione di quest’anno è una delle migliori degli ultimi anni, sotto molti profili, anche dal punto di vista della sicurezza pubblica. Noi vigiliamo con la massima attenzione e le persone hanno dato una bella dimostrazione di civiltà, bevendo consapevolmente. La Douja rappresenta un buon veicolo di promozione, oltre che del vino, del bere bene, sano, e consapevole”.
Saluto della città a tutti i convenuti dell’Anag e a tutti i distillatori da parte del sindaco, Maurizio Rasero che ha confidato che “grazie all’anticipo del Palio che ha fatto da apripista alle due feste successive, Douja e Sagre, stiamo vivendo uno dei più bei settembri astigiani che si ricordino a memoria d’uomo”. Il Sindaco ha poi raccontato il suo rapporto con la grappa, “iniziato 25 anni fa quando facevo l’alpino sul Brennero”, e la nuova scoperta fatta quest’anno grazie alla proposta di degustazione del banco grappe a Palazzo Ottolenghi, “che ha fortemente arricchito tutta la Douja”, anche con la novità dei cocktail a base di grappa.
Il presidente della Camera di Commercio, Erminio Renato Goria ha ringraziato l’Anag, prime fra tutti la Presidente Paola Soldi e la Vice Presidente Mary Gioda, per aver deciso di festeggiare i primi 40 anni di storia dell’associazione proprio alla Camera di Commercio di Asti, luogo dove l’Anag è stata fondata nell’autunno del 1978 da distillatori e assaggiatori. “Si dice grappa e si pensa Italia. La grappa parte nel 1443 proprio dal Monferrato, da vinacce di Barbera e Moscato, e ci torna oggi per festeggiare i 40 anni Anag.”.
Alessandro Soldatini, presidente del Consorzio di tutela grappa del Piemonte e grappa di Barolo ha ringraziato la sempre grande ospitalità della Camera astigiana. “Da vinacce straordinarie non può che nascere una grappa straordinaria. La grappa piemontese è una grande grappa e Asti è il posto giusto per fare una buona grappa. La cosa bella da segnalare è la grande unità di tutti i distillatori piemontesi, che permette di essere punto di riferimento per il mercato della grappa italiana”.
La presidente di Anag, Paola Soldi, dopo aver dato la tessera onoraria di Anag al coordinatore della giornata, Efrem Bovo, ha raccontato l’amore dell’associazione che presiede per la grappa: “Ci sono tanti vini, tante vinacce, tanti profumi diversi che nascono e vengono valorizzati dal lavoro della distillazione che li porta nel bicchiere”, insieme all’importanza sociale dell’associazione nel “far capire ai ragazzi che vedono l’alcool come elemento di sballo, che bisogna bere con coscienza e consapevolezza. Spiegare ai ragazzi che la cosa più importante è sapere cosa c’è nel bicchiere. Grazie a un lavoro costante, Anag è oggi ormai presente in tutte le regioni italiane”.
Bruno Lo Cicero, di Apicom Toscana, associazione professionisti italiani della pubblicità, ha fissato i paradigmi del marketing e della comunicazione del “prodotto” grappa sul consumatore di oggi e ha fatto vedere un interessante excursus storico della pubblicità televisiva della grappa, a partire dai primi spot della Julia su Carosello, passando per Mike Bongiorno che promuove la Grappa Bocchino con lo storico slogan “sempre più in alto”, per arrivare sino ai moderni spot della Grappa Franciacorta, con il racconto e il rapporto con il territorio e la sua origine.
È seguita la tavola rotonda con Umberto Signorini, grande imprenditore milanese trasferitosi in Monferrato per fare agricoltura sostenibile, Bruno Penna, giornalista, scrittore, autore de “La grappa nello shaker” e Antonio Marteddu, barman AIBES presente al banco cocktail di Palazzo Ottolenghi. La tavola ha mostrato quanto sia vivo il mercato della grappa e quante cose sono cambiate dagli anni Sessanta a oggi, sia nella tradizione della distillazione, sia nelle nuove e inedite modalità di miscelazione proposte oggi al Banco di Palazzo Ottolenghi, come il 40grapes, il cocktail a base di grappa che celebra il quarantennale di Anag.
Domenica mattina, invece, si è cominciato alle 10 con i saluti istituzionali del presidente della Camera di Commercio Renato Goria: “Un velo di commozione ci accompagna nel pensare il tragitto culturale e tecnologico portato avanti dai distillatori e dagli assaggiatori nei decenni. Da distillato casalingo a medicina curativa la grappa è oggi una produzione, dalle numerose fragranze, capace anche di impreziosire moderni drink. Quindi brindiamo. In alto i cuori e complimenti Anag”.
Il moderatore della giornata, Bruno Penna, addetto stampa del Consorzio Grappa Piemonte, sindaco di Castiglione Tinella, giornalista, scrittore, compositore, passa la parola al Presidente onorario Anag Ing. Pierantonio Zanoni che ha portato la sua esperienza e i suoi saluti a tutti i convenuti dalle varie delegazioni Anag d’Italia.
A seguire, l’intervento più tecnico di Cesare Mazzetti, presidente sezione acquaviti Assodistil e vice presidente Istituto Nazionale Grappa sul tema dell’evoluzione del prodotto grappa dal punto di vista dei distillatori.
Ha chiuso gli interventi la presidente federale di Anag, Paola Soldi: “In questi quarant’anni il testimone è passato di mano in mano e i soci di oggi sono diversi da quelli di ieri, si usa WhatsApp, internet e i verbali dei notai non sono più scritti a mano, come quello di fondazione di Anag del 29 settembre 1978, ma la passione è rimasta la stessa, e sarà quella che porterà la nostra associazione sempre avanti”.
È seguita la cerimonia di premiazione dei soci fondatori Anag e delle grappe vincitrici della 35° edizione del Premio Alambicco d’Oro 2018 che, quest’anno, ha visto premiati anche due brandy fra i migliori distillati.
Ad aggiudicarsi il massimo riconoscimento fra le 66 grappe premiate con la Medaglia Gold e Silver, ovvero la Medaglia Best Gold, quest’anno sono state tre grappe invecchiate: la Grappa 7.0 Riserva Barrique di Ruchè 43% vol. di Mazzetti d’Altavilla (Altavilla Monferrato – AL); la Grappa di Muller Thurgau 40% vol. di Villa de Varda (Mezzolombardo – TN); la Grappa Invecchiata 30 anni Monte Sabotino Gran Riserva 40% vol. di Zanin (Zugliano – VI). Alla terza edizione del premio speciale “Il vestito della Grappa” edizione 2018, che premia il design delle migliori bottiglie di Grappa, vince la Grappa Barrique Ciliegio Girale dell’azienda Bepi Tosolini di Povoletto, in provincia di Udine.
Fonte: Ufficio stampa Douja d’Or