Etichettatura delle bevande alcoliche: Anag plaude la maggiore trasparenza verso i consumatori
“Un altro passo in avanti per garantire trasparenza verso i consumatori e rafforzare la cultura del bere consapevole, coinvolgendo i produttori e andando incontro a etichette sempre più parlanti, come Anag auspica da tempo per promuovere al meglio grappa e distillati”. Con queste parole Paola Soldi, presidente federale dell’associazione Anag assaggiatori grappa e acquaviti commenta il rapporto della Commissione europea sulle indicazioni obbligatorie degli ingredienti in etichetta e la dichiarazione nutrizionale di tutte le bevande alcoliche trasmessa nei giorni scorsi a Consiglio e Parlamento europeo, in cui viene chiesta ai produttori una proposta di autoregolamentazione entro un anno.
Maggiore trasparenza per un consumo più consapevole. “Il rapporto della Commissione europea – aggiunge Soldi – coinvolge in maniera diretta i produttori e li chiama a compiere un atto di responsabilità verso i consumatori, sempre più attenti ai prodotti che mangiano e a ciò che bevono, soprattutto quando si tratta di bevande alcoliche o superalcoliche come nel caso di grappa e distillati. Il settore ‘spiritoso’ – continua la presidente Anag – è molto cresciuto negli anni sul fronte dell’attenzione al prodotto e al consumatore, migliorando tanti aspetti, dal packaging alle etichette, e saprà darsi una auto-regolamentazione in ottica di ulteriore trasparenza verso chi ama o vuole scoprire il distillato di bandiera o altri prodotti spiritosi”.
Verso etichette sempre più parlanti, per una ‘cultura del buon bere’. “Anag – aggiunge la presidente Soldi – saluta con favore questa richiesta in arrivo dalla Commissione europea, che va ad affiancare le novità introdotte lo scorso anno con il decreto varato dal Ministero delle Politiche Agricole per rendere più chiaro l’imbottigliamento e l’invecchiamento. Etichette sempre più chiare e trasparenti, permetteranno al consumatore di orientarsi meglio nel mondo ‘spiritoso’ e favoriranno una crescente cultura del buon bere consapevole, facendo scoprire e apprezzare al meglio il distillato di bandiera e altri prodotti ‘spiritosi’. Questi sono gli stessi obiettivi che la nostra associazione porta avanti nelle sue attività, dai corsi per assaggiatori alle diverse occasioni di degustazione, e rafforzano la richiesta avanzata in passato da Anag di specificare nelle etichette l’annata della grappa. Questo, infatti, rappresenta un aspetto importante per valorizzare il distillato di bandiera partendo dalla sua materia prima, la vinaccia, che è il residuo del vino e si porta dietro tutte le sue caratteristiche organolettiche e chimico-fisiche”.